vacanze montane "on the road"
Chi mi conosce o è abituato a seguire i miei racconti sa bene che mio marito ama guidare e detesta le autostrade, per cui anche per un percorso semplice come quello da Saronno a Folgaria (in autostrada ci si potrebbe impiegare circa due ore e mezza), si deve preventivare quasi una giornata di viaggio perchè si sale e si scende da vari passi, si percorrono valli vecchie e nuove, ci si ferma in posti nuovi, si scattano miriadi di fotografie ; insomma il tutto diventa una gita vera e propria con panorami nuovi o spesso visti e rivisti ma a cui basta un raggio di sole in un orario diverso , o anche una giornata di brutto tempo dai riflessi plumbei, per farli apparire completamente diversi.
E così il 22 luglio , in una giornata purtroppo umidiccia e uggiosa abbiamo deviato verso Livigno (carburante!!!)
e poi di lì verso il Gavia e giù in Val di Sole.
Nei giorni successivi non abbiamo potuto godere di un gran bel tempo se non nel pomeriggio del 23 (di cui ho parlato qui), nel giorno 26 (gita alla Cima Verde e Dos Di Abramo, vi farò vedere le foto in seguito) e nel giorno 27 (utilizzato per un lunghissimo ma strepitoso giro automobilistico nelle Dolomiti).
Ma ovviamente non c'è pace sotto gli ulivi per cui anche in auto , si gira!!!
E allora ecco qui un giro in Vallarsa, dove abbiamo visitato al volo (c'erano lavori in corso di restauro e non si sarebbe potuti entrare), il Forte di Pozzacchio che penso sia stato inaugurato in agosto; ci siamo soffermati a vedere l'Eremo di San Colombano (peccato fosse chiuso , resta aperto solo nei festivi nel pomeriggio; in compenso c'era un gruppo di "torrentisti" stranieri che si apprestava ad un escursione sul torrente sottostante)
e sotto una finissima pioggia abbiamo potuto avere degli incontri "particolari", praticamente a bordo strada.
Mentre il 24 , dopo un tentativo mal riuscito di fare la gita alla Cima Verde (Monte Bondone), a causa dello scroscio improvviso e ripetuto,sempre girovagando di valle in valle, siamo finiti a vedere prima il Lago di Cei e la Cima verde dalla parte opposta, e poi il paese di Castellano dove siamo riusciti ad entrare a vedere il castello grazie all'anziana proprietaria gentilissima , che ci ha raccontato come il marito con l'aiuto di suo padre, aveva acquistato il castello e lo aveva rimesso in piedi ,pietra dopo pietra, ricostruendo (ovviamente e purtroppo con qualche "licenza " architettonica) quello che oggi altrimenti sarebbe un ammasso di sassi.
Il 26 come detto l'abbiamo finalmente dedicato a una gita (abbastanza faticosa, ma decisamente soddisfacente) , per cui anche se il 27 era una giornata splendida, io ho declinato l'invito a camminare nuovamente, e siamo andati in giro in auto senza una vera meta, solo con il piacere di percorrere passi e valli in mezzo a scenari strepitosi.
Per cui una volta ancora siamo passati da Passo Manghen dove ho rivisto finalmente con il sereno una vetta salita in mezzo alla nebbia..........
e di lì attraverso la bella Val di Fiemme siamo arrivati alla strepitosa e indimenticabile Val di Fassa,
da dove siamo ripartiti verso il passo Fedaia dove abbiamo ammirato (e fotografato) la Marmolada in tutta la sua bellezza e il Civetta che faceva capolino in fondo al lago
Ovviamente le fotografie non si limitano a queste (non si contano gli scatti fatti sia da me che da mio marito che alternava varie macchine fotografiche........); queste sono le foto della "memoria" che vogliono invogliare chi passa da quelle parti a soffermarsi un attimo a respirare l'aria ma anche a memorizzare i paesaggi fantastici che troviamo in Italia. ( e direi, senza timore di essere smentita, SOLO in Italia).
Da Passo Fedaia siamo scesi verso Alleghe per ammirare il Civetta in tutta la sua maestosità ; ne abbiamo approfittato per godere della vista del lago , così riposante, e ci siamo soffermati sulla strada ad ammirare delle case tipiche semplicemente splendide.
Peccato che la vacanza ormai fosse terminata e il 28 con una giornata bruttarella , diventata decisamente brutta come abbiamo passato il Passo dello Stelvio, siamo tornati a casa non senza fare un ulteriore deviazione verso Livigno (carburante of course !!!)
A presto con un altro giro "on the road" ma questa volta per le strade e i paesaggi del centro Italia.